"La colonna infame", il "corsivo" di pmstudionews, questa settimana è dedicato alla diatriba Internet e carta. Che rapporto c'è tra gli indiani della Columbia Britannica, Internet, la carta e McLuhan? Andiamo a scoprirlo...
I Kwakiutl erano gl’indiani della Columbia Britannica. Abilissimi nel costruire grandi piroghe di legno e quegli alti totem policromi che abbiamo conosciuto nelle tavole di Tex Willer. Per intagliarli avevano solamente asce di pietra. Erano gelosamente custodite dagli sciamani che, da esse, derivavano il loro potere. Poi vennero i missionari e distribuirono a tutti le più robuste e versatili asce di ferro. Gli sciamani persero, poco a poco, il potere. Tutti, grazie alle nuove asce, potevano costruire totem e piroghe
Nell’editoria fotografica, Internet ha avuto lo stesso effetto delle asce di ferro tra gli Kwakiutl. Tutti possono mettere in rete la loro esperienza, le loro opinioni, i loro test. Non hanno bisogno dello sciamano. La difficoltà del pubblicare una rivista su carta non sta nel trovare l’esperto che scriva gli articoli, ma i soldi per pagare la tipografia che la stampi e il distributore che la porti in edicola. Un sito Internet, un blog, hanno costi sopportabili da chiunque. Non c’è bisogno dello sciamano, agiato padrone/editore che ha fieno in cascina.
Le asce di ferro sono state distribuite. C’è chi le usa bene e chi le usa male. Anche tra le riviste su carta troviamo quelle attendibili e quelle meno; quelle utili e quelle inutili. In questo caso, con buona pace di McLuhan, il mezzo non è il messaggio. Nel 57 avanti Cristo Cicerone pronunciò, davanti ai Pontefici, l’orazione “Cicero pro domo sua”. Le riviste su carta, dalle loro pagine ammoniscono, col ditino alzato della maestrina, che la qualità di piroghe e totem dipende dal materiale col quale è fatta l’ascia. Imbarazzante leggerlo. A volte, incontri l’amico che ha dimenticato di tirare su la cerniera della patta. Esiti a dirglielo… (pmstudionews)