La Chimera esiste e si chiama Canon EOS R5C. Un unico apparecchio che racchiude il massimo delle potenzialità di una fotocamera e di una videocamera. Per ottenere il meglio in entrambi i casi.
La Chimera, nella mitologia greca, era un animale formato da parti di animali diversi. Essere inesistente nella realtà. Per questo, nel linguaggio comune, chimerico è aggettivo di una meta irraggiungibile, di un proposito irrealizzabile. Nel linguaggio comune, non in quello specializzato della fotografia.
Lo dimostra l’ultima nata in casa Canon. Siglata EOS R5C è il connubio tra una fotocamera professionale e una videocamera altrettanto professionale. L’apparecchio ideale per quei nuovi professionisti dell’immagine che richiedono un solo e agile strumento per fotografare e girare video.
Chi, come noi, ha iniziato il cammino nel mondo delle immagini meccaniche nella seconda metà del secolo scorso ricorderà i tentativi di ingrandire e usare come fossero fotografici i fotogrammi della pellicola cinematografica. Tentativi chimerici, dal momento che, a quei tempi, il tempo d’esposizione della pellicola fotografica era di 1/25 di secondo. Praticamente impossibile non avere immagini fotografiche mosse. Ma si sperava in futuribili cineprese a pellicola dai tempi di esposizione veloci come quelli di una fotocamera. Non andò come si credeva. Arrivò il digitale e le carte furono rimescolate. Non fu la cinepresa a diventare anche fotocamera ma furono le fotocamere a diventare cineprese. Videocamere, come diciamo oggi.
La EOS R5C è appena stata presentata ufficialmente, anche se, come al solito, i rumors non mancavano.
Nell’attesa di poterla provare sul campo vediamone le caratteristiche. Sensore CMOS pieno formato ad alta risoluzione, processore Digic X, compatibilità con obiettivi Canon EF, RF e Cinema.
Nel corpo dell’apparecchio, molto compatto, i due sistemi operativi, foto e cinema, sono separati per garantirne una migliore accessibilità. Il passaggio da un sistema all’altro avviene mediante una ghiera a tre posizioni che ci permette di aprire i relativi menù. Non manca la possibilità di personalizzare le varie funzioni mediante ben tredici pulsanti programmabili. Il mirino è un OLED da 0.5 pollici con 5.76 milioni di pixel, il monitor è un LCD HD da 3.2 pollici orientabile. Non manca, nella parte superiore un display a matrice per il controllo delle impostazioni.
Peso e dimensioni ne fanno l’apparecchio cinema EOS di peso e dimensioni più contenute: appena 680 grammi. Peso contenuto che non abdica alla robustezza, infatti il corpo è in lega di magnesio, anti polvere e spruzzi. C’è anche un innovativo sistema di raffreddamento, utile quando si fanno riprese continue. Due sistemi, foto e video si diceva, in uno solo. Vediamoli in breve.
Video sistema EOS: 8K, Cinema Raw light/XF-AVC, supporto per Look File (3D LUTs), waveform monitor/False colour, PQ/HLG/Canon Log3, touchscreen Cinema EOS, EOS iTR AF X/Eye AF, Face only, terminale TimeCode in-out
Foto sistema EOS R: immagini da 45Mega con una cadenza di ripresa fino a 20fps, sensibilità max 51.200 ISO, Raw-C-Raw-HEIF. Time lapse: Dual Pixel CMOS AD II, Animal AF.
Schede di memoria: uno slot per CF Express 2.0 tipo B e uno per SD UHS-II.
A questo da aggiungere e sottolineare la connettività dell’apparecchio che, grazie alla app Content Transfer Mobile, offre trasferimenti FTP e modifica dei metadati ML-G2. L’apparecchio sarà in vendita a partire da aprile 2022.
Assieme alla EOS R5C Canon annuncia anche un aggiornamento firmware per la EOS C70 che offre nuove funzionalità avanzate: registrazione in formato Cinema Raw Light LT 4K supportata dalla funzione di registrazione di file proxy in formato XF-AVC. Il firmware si potrà scaricare a partire da marzo 2022 QUI