Sul web era apparso di tutto, l’annuncio ufficiale è arrivato oggi. L’ammiraglia delle mirroless Nikon, la Z9, punta su AF super veloce e qualità elevatissima.
È come per le automobili: ti appassioni a una marca e le rimani fedele nella buona e cattiva sorte. Accade anche con le macchine fotografiche. E borbotti, diventi grognard, per dirla alla francese con termine che forse rende meglio l’idea, quando pensi che non sia all’altezza della concorrenza. Concorrenza alla quale non passerai comunque mai. Perderesti il sottile e un po’ perverso piacere del borbottare.
Con l’annuncio della Z9, mirrorless che si candida ad essere ammiraglia della serie Z, il mugugno dei grognard Nikon è destinato a svanire. La Casa ha svelato ufficialmente quanto, ufficiosamente, si sapeva già. Almeno a grandi linee. Con la Z9 Nikon recupera posizioni e si riporta ai vertici della classifica. L’annuncio è stato dato online. Nessuno, se non i fotografi testimonial della Casa, ha avuto il piacere di averla tra le mani. Di provarla veramente. Di poterne dare un giudizio. Giudizio, però, in base alle caratteristiche svelate o confermate, ampiamente positivo.
Questa è una ammiraglia che si pone al vertice delle attuali mirrorless, privilegiando sistemi veloci di autofocus, qualità d’immagine con brillanti soluzioni elettroniche e dando ampio spazio e qualità alla ripresa video. Per non parlare delle soluzioni adottate per dare la più rapida e versatile connettività.
Certamente, quanto offre questa ammiraglia soddisfa le esigenze di un settore molto molto specializzato. Primo fra tutti quello della fotografia sportiva e di tutti quegli avvenimenti in cui i soggetti si muovono con rapidità. Non dimentichiamo che la ripresa non riguarda solamente le immagini fisse della fotografia, ma anche quelle in movimento del video. Per queste, in modo particolare, avere un autofocus il più rapido e preciso possibile può fare la differenza. Senza contare che, con la possibilità di girare in 4K e 8K, i fotogrammi ricavati si possono utilizzare come immagini fisse per il web. Una vecchia profezia di quell’eccentrico, geniale, provocatorio personaggio che fu Ando Gilardi, pronunciata in epoca analogica si è avverata in epoca digitale: un filmato è una sequenza illimitata di scatti, usabili anche singolarmente.
Vediamo le caratteristiche salienti dell’apparecchio, con la speranza di averlo tra le mani al più presto a poterne fare una prova sul campo. Il catalogo è questo: sensore CMOS stacked, cioè realizzato con la più recente tecnologia a strati da 45.7 Megapixel pieno formato; processore Expeed 7 ad alta velocità di elaborazione; autofocus a 493 punti, superiore a quello dell’attuale top di gamma Z7II; dieci modalità di scelta di aree AF; rilevamento simultaneo di nove tipi di soggetti; tracking 3D; video 8K da 24 e 60p; 125 minuti di registrazione a 8K 30p; tempi di posa che arrivano a 1/32.000; LCD posteriore ribaltabile sia alto-basso, sia lateralmente; corpo compatto più piccolo di quello della reflex di riferimento reflex Nikon D6; guarnizioni antipolvere e spruzzi; corpo macchina in lega di magnesio; rivestimento antimagnetico per eliminare polvere sul sensore; ISO da 64 a 25.600 ISO espandibile da 32 a 102.400.
E per saperne di più è previsto un evento online per il 5 novembre, dalle 13 alle 21 con la partecipazione di professionisti che l’hanno già usata. È gratuito, basta iscriversi AL LINK