Sigma lancia tre obiettivi con attacco Sony E e L-Mount, quest'ultimo è quello per le full frame Panasonic e per la futura pieno formato di casa Sigma.
Tre ottiche luminose, due con apertura F2.8, uno F1.2. Due della serie Art e uno della serie Contemporary. Queste le ultime novità di Casa Sigma, che si sta rivelando il produttore più attivo da un anno a questa parte. Sono i primi tre che inaugurano una nuova gamma di obiettivi progettati per fornire il massimo delle prestazioni abbinati alle mirrorless full frame di ultima generazione.
Il Sigma Contemporary 45mm F2.8 DG DN si propone come focale fissa di uso quotidiano, che coniuga maneggevolezza, dimensioni contenute e buona qualità d’immagine. Progettato per le full frame, come si evince dalla sigla DG, ha uno schema ottico composto da 7 gruppi in cui si trovano 8 elementi in grado di ridurre sia il flare sia le immagini fantasma. Grazie all’apertura F2.8, al diaframma a 7 lamelle e a una costruzione ottica particolare, il produttore promette un bokeh, cioè lo sfocato creativo, con punti fuori fuoco perfettamente tondi.
L’autofocus si avvale di un motore passo passo con movimenti rapidi e allo stesso tempo morbidi, oltre che silenziosi. Sul barilotto c’è la ghiera per il fuoco manuale, da usare quando si ha necessità di un maggiore controllo. Il fuoco minimo è a 24cm.
I due serie Art sono una focale fissa da 35mm e uno zoom grandangolare 14-24mm. Art è la gamma di maggiore qualità della Casa, studiata per garantire un altissimo livello qualitativo e prestazioni sempre al top.
Il Sigma Art 35mm F1.2 DG DN è senza dubbio un obiettivo che si rivolge ai fotografi più smaliziati, in grado di sfruttarlo al meglio anche alla massima apertura. Lo schema ottico non è da poco: 12 gruppi con 17 elementi, tra cui tre lenti in vetro ottico SLD e tre lenti asferiche di cui una a doppia superficie asferica per garantire la massima riduzione di ogni tipo di difetto, dalla distorsione alla vignettatura, dalle aberrazioni cromatiche al coma sagittale.
Per quanto riguarda il fuoco si avvale di un motore HSM (Hyper Sonic Motor) per ottenere velocità e precisione. La ghiera per il fuoco manuale è stata studiata per assicurare elevata precisione e maneggevolezza. L’intero obiettivo è tropicalizzato e pertanto protetto contro infiltrazioni di polvere o schizzi d’acqua. Sulla lente frontale c’è il trattamento repellente contro acqua e sporco grasso. Da evidenziare il diaframma a 11 lamelle, pressoché circolare, che promette un bokeh particolarmente d’impatto. Il fuoco minimo è a 30cm.
Infine, Sigma Art 14-24mm F2.8 DG DN. Zoom grandangolare classico, è tra i più usati dai fotografi. Sigma lo indica anche come ottimo compagno nelle riprese di astrofotografia grazie alla elevata risoluzione e alla resa omogenea. Queste caratteristiche sono state raggiunte grazie all’impiego di lenti in vetro ottico a bassa dispersione e al trattamento NPC (Nano Porous Coating), una speciale tecnologia proprietaria che sfrutta all’interno del silicio delle piccolissime (nano) bolle piene d’aria. Ciò consente di avere la riduzione dell’indice di rifrazione, mentre il rivestimento diminuisce meglio la riflettanza rispetto ai metodi della concorrenza. Nello schema ottico ci sono un elemento in vetro ottico FLD e cinque SLD che contribuiscono a minimizzare le aberrazioni cromatiche.
L’autofocus si annuncia rapido e silenzioso con il pulsante AFL personalizzabile. Anche in questa ottica la costruzione è tropicalizzata e il diaframma è a 11 lamelle.
Le due focali fisse da 35 e 45mm sono già disponibili. Per lo zoom bisogna attendere agosto 2019.
