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L’Ordine dei Giornalisti indice periodici e obbligatori corsi di aggiornamento. Sono fresco dell’ultimo: Rapporti tra Forze dell’ordine e cronisti. Un ritorno al passato, quando passavo ore

nella sala stampa della Questura di Torino. Il ricordo fa sorridere: era in via Grattoni. Leggevi il mattinale, ascoltavi le comunicazioni delle volanti e tessevi amicizie. Erano le tue fonti. Oggi le Forze dell’ordine hanno strutturati uffici stampa, indicono periodiche conferenze. Diciamo che la voce ufficiale è diventata più ufficiale. Tuttavia non puoi fare a meno delle tue fonti confidenziali. Quelle che ti sussurrano cose che non dovresti sapere, ma lo fanno perché si fidano di te e sanno che non manderai mai all’aria un’indagine solo per una voglia di scoop. Anche le aziende della fotografia hanno uffici stampa. Efficienti. Se ne acquisti la fiducia ti confidano notizie riservate. Prima che esca una fotocamera, un obiettivo, tu sai già tutto e puoi uscire contemporaneamente all’annuncio ufficiale.

 

La colonna infame: fatti, misfatti, opinioni sul mondo della fotografia

 

Però non è un rapporto confidenziale, come quello che ogni buon cronista sa coltivare. E’ rapporto burocratico, regolato da almeno un paio di fogli con clausole e codicilli che minacciano sfracelli se non li ottemperi. Se esci con la notizia prima della tale ora del tale giorno: quello dell’annuncio ufficiale. E’ comunque un modo corretto di considerare la stampa. Prepari il pezzo, il video, aspetti l’ora X e… almeno due giorni prima, vedi nel web tutto quello che non avresti dovuto sapere. Sono blog e siti che si definiscono di rumors, indiscrezioni. Pissi pissi bau bau, era il ritornello di una vecchia canzone. Pissi pissi bau bau non dovuti alla sagacia investigativa di un cronista, nemmeno all’infedeltà di un impiegato. Pissi pissi bau bau lasciati filtrare, con tutta evidenza, direttamente dalla Casa madre. Una ricerca sulla proprietà dei siti di rumors è illuminante. E l’impegno che ti hanno fatto solennemente firmare? Forse anche in Giappone i divieti si applicano ma, come da noi, con gli “amici” si interpretano. Specialmente quando gli amici e gli amici degli amici aumentano la cassa di risonanza del tuo prodotto. E sono anche tanto ingenui da non accorgersi di essere usati. Benvenuti nel meraviglioso mondo dei blogger, pubblicitari loro malgrado. E.P.

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