Comprereste un’auto usata da liquidi blogger e youtuber? La settimana prossima a Colonia, in Germania, aprirà i battenti la Photokina. E’ la fiera mondiale della fotografia,

che si tiene ogni due anni. Dopo poco più di un mese, negli USA, sarà la volta delle elezioni presidenziali. Per la Photokina, i media della fotografia sono in fermento, a caccia di novità, indiscrezioni, scoop. I blogger, categoria nuova d’informatori, si stanno scatenando. Con un clic visitano siti di rumor, indiscrezioni e, con solerte copia-incolla, dimostrano un’incongrua voglia di Bob Woodward: il giornalista del Washington Post che, assieme a Carl Bernstein, diede il via al Watergate.

Non mancano quelli che non s’accontentano di puntuali copia-incolla di rumor e comunicati stampa. Con voglia di CNN postano su YouTube i video istituzionali di questo o quel costruttore, inframmezzandoli a loro esagitati interventi in video. E’ l’informazione liquida, bellezza! Chiosa Bogart dall’oltretomba. Cerchi di afferrarne senso e contenuti, ma tra le mani non resta nulla. Tutto scivola, irrilevante e liquido, tra le dita. Magari accompagnato da qualche centinaio di mi piace, firmati da improbabili e incontrollabili nick name.

Sono bravissimi a smanettare per aumentare i clic. Liquidi come la loro informazione. Magari hanno fatto un Erasmus, frequentando più i pub di Dublino che il Trinity College e cadono nelle trappole dei false friends. Definiscono lente quello che è un obiettivo. Would you buy a used car from this man? Comprereste un’automobile usata da costui? Scrivevano a fianco del ritratto di Nixon i sostenitori di Kennedy. Non so cosa scriveranno sotto il ritratto di Trump o della Clinton gli avversari. Torniamo all’orticello fotografico. Comprereste un’auto usata dai liquidi blogger e youtuber? E.P