che si è meritato con il suo lavoro nel corso di decenni e che lo ha visto partecipe di numerosi avvenimenti: da fatti dell’Irlanda del Nord con i digiuni in carcere degli attivisti dell’IRA ai Balcani, dalla Cecenia all’11 settembre negli USA, fino ai suoi intensi reportage su droga, AIDS e immigrazione.
In questa mostra, allestita in modo pregevole a Palazzo Reale, sono riunite 200 fotografie che raccontano il nostro mondo attraverso gli occhi di un fotografo attento e dotato di grande sensibilità.
Essere all’anteprima stampa e visitare la mostra con Nachtwey è stata una bella esperienza. James è un uomo di poche parole, ma nel suo breve discorso traspariva l’umiltà e allo stesso tempo l’entusiasmo per la sua professione.
L’allestimento è ben fatto e mette bene in risalto le immagini. Un grazie va a Contrasto che nella persona di Roberto Koch, assieme al fotografo, ha scelto le foto e ha organizzato la mostra con il supporto del Comune di Milano, Civita e GAmm Giunti e con la partnership di Canon in qualità di Digital Imaging Partner.
E’ inoltre importante segnalare che questa grande retrospettiva sul lavoro di Nachtwey debutta a Milano in prima mondiale, ma sarà poi esportata in altri paesi. Una prima tappa, questa lombarda, che sarà aperta al pubblico fino al 4 marzo 2018.
Un consiglio: non perdetela. QUI le informazioni sulla mostra