Telematch. Era una trasmissione TV nata nel 1957. La conduceva Enzo Tortora con Silvio Noto e Renato Tagliani. Programma di quiz, era di moda. Noi ve ne proponiamo uno. Cosa è questo?
Nella trasmisisone televisiva ad un certo momento, nello schermo, ancora di un evanescente bianconero, ruotava con lentezza un oggetto. Gli spettatori erano invitati a indovinarne nome e funzione. Avrebbero ricevuto un premio. C’è qualcuno che indovina questo fotografico oggetto misterioso, tornato alla ribalta nel mettere ordine nel nostro armadio fotografico? Provate e, se proprio non riuscite, di seguito la soluzione.
Non sembrerebbe, ma questo è un flash. Un piccolo flash accessorio di una Minox, esattamente una Minox EC. Le Minox erano le fotocamere delle spie, almeno nell’immaginario dei film, ma anche nella realtà. Fabbricate a Wetzlar, Germania, in una fabbrica fondata da Walter Zapp nel 1945. Tuttavia la prima Minox vide la luce nel 1936, nella fabbrica VEF situata in Lettonia. Nel dopoguerra la produzione continuò in Germania. Utilizzava pellicola in formato miniaturizzato.
Quella che vedete nelle immagini, prodotta negli anni ’80, utilizzava pellicola 8x11mm in caricatori. Era una versione più popolare, in materiale plastico, rispetto alle prime versioni, rigorosamente metalliche e molto più costose. Una microcamera da tenere in tasca per scatti segreti. La usava anche il protagonista di Vacanze Romane. Era uno strumento da spie, per fotografare velocemente documenti segreti o situazioni compromettenti. Seguite dall’immancabile ricatto. Tra gli accessori: un piccolo parallelepipedo da inserire nella fotocamera. Alloggiava un piccolo cuboflash, con quattro piccole lampade al magnesio che erano portate successivamente in posizione dopo ogni clic. Si premeva il pulsante di scatto e, contemporaneamente all’apertura dell’otturatore, s’accendeva automaticamente il magnesio nella lampadina. Si ruotava il cuboflash e si scattava la foto successiva. Fino alla quarta. Poi si sostituiva il cuboflash.