La Smorfia è il libro che suggerisce i numeri da giocare al Lotto. Sogni la Gatta e giochi tre. Il Soldato fa dodici e la Risata diciannove. Forse non ci avete fatto caso.

La cosa non è rilevante. Forse è significativa. Nel mondo dell’informazione fotografica, mondo piccolo verrebbe da parafrasare Guareschi, regna la smorfia. Almeno: in quella caratteristica fascia di giovani esperti dalla ossimorica pluriennale esperienza. M’invento un blog, un canale video e, per farmi notare, lo accessorio con una copertina, come si dice: urlata, iperbolica. Gli strilli con aggettivi superlativi oramai sono tutti consumati. Che fare? L’interrogativo è vecchio, ma questa volta riferito al mondo piccolo della fotografia.

L’idea non è certo originale. E’ copiata da blog e video d’oltralpe e oltreoceano. Tant’è. Siamo alla periferia dell’Impero, asseriva un noto scrittore. Scattiamo un bel ritratto, possibilmente eseguito col grandangolo, mentre facciamo le boccacce. Certo, i precedenti illustri esistono. Ricordate la foto di Einstein con la lingua di fuori? Ciò che sfugge ai nostri ossimorici giovani esperti è la differenza. Non s’accorgono che la loro Smorfia fa solo 23. E.P.