Fino al 31 ottobre presso “Maison de l’Artisanat International” di Gignod, Aosta, si svolge una interessante mostra a cui hanno attivamente partecipato i giornalisti fotografi di NEOS.
Una mostra molto articolata che prende in esame quanto accaduto durante il lockdown, e che allo stesso tempo analizza storicamente le pandemie avvenute nel corso dei secoli, tra il 1600 e il 1700: Pandemonio, Tra vita morte miracoli.
Alle opere di artigiani valdostani si affiancano sedici pannelli fotografici realizzati dai fotografi e giornalisti di viaggio dell’associazione NEOS. Uno sguardo non solo sul nostro Paese nel corso della chiusura determinata dalla diffusione del coronavirus, ma anche su quanto stava accadendo in altri paesi. Testimonianze visive che ci portano a Milano, Roma, Firenze per volare fino a Bangkok, New York, Salvador.
La parte di NEOS è stata curata da Pietro Tarallo e Maddalena Stendardi. Ogni foto è accompagnata da brevi testi. È un breve ma emozionante viaggio attraverso immagini e parole che raccontano esperienze personali: Andrea Pistolesi, lo stesso Tarallo, Pierluigi Orler, Giovanna Dal Magro, Mauro Parmesani, Cristina Corti, Giacomo D’Alessandro, Giulia Castelli Gattinara, Camillo Pasquarelli, Natalino Russo, Antonello Veneri, Luigi Alfieri, Nicoletta Fontana, Luciano Pradal, Teresa Sacchi, Matt Sclarandis.
Un altro percorso è caratterizzato da documenti e giornali di epoche passate provenienti dall’Archivio Storico Valdostano e dall’Archivio della Biblioteca Regionale. Un approfondimento sulle epidemie che ci fa comprendere quanto sia importante documentare, per mantenere la memoria e per capire meglio il presente.
Una esposizione ricca di contenuti, che spaziano anche nell’Arte Sacra e nell’interpretazioni di artisti contemporanei, i quali attraverso differenti modi di comunicare raccontano la loro esperienza durante il lockdown.