Vi piacerebbe conoscere fin nei minimi dettagli come è fatta la mirrorless Nikon Z7 al suo interno? Quali i punti deboli e i suoi pregi? Grazie agli esperti di un sito americano lo possiamo fare. Seguiteci.
Smontare pezzo per pezzo una fotocamera, vedere come è fatta all’interno, scoprirne i segreti. Curioso, interessante, da fare. E così ecco la Nikon Z7 smontata e analizzata dagli esperti di Lens Rental, il più importante sito americano che si occupa di noleggio di attrezzatura fotografica, dagli apparecchi ai sistemi di illuminazione, agli accessori. Anche per il comparto video. Il loro non è un lavoro fine a sé stesso. In realtà Lens Rental smonta le fotocamere anche per ripararle e conoscerle bene fa parte del lavoro.
Vediamo quindi in sintesi il Teardown (così viene chiamato in inglese) della Z7. Roger Cicala, tra i fondatori di Lens Rental, e Aaron Closz durante l’opera di demolizione fanno pure alcuni paragoni con la Canon EOS R e la Sony A7R III. Tra le prime cose evidenziate, la massiccia presenza di guarnizioni che proteggono la Z7 da sporco, polvere e umidità. E la robustezza degli sportellini sia della scheda sia della batteria, maggiormente sigillati rispetto alla concorrenza. Così come l’uso di adesivi molto potenti che assicurano alla Nikon un assemblaggio più sicuro.
Cicala passo passo smonta la Z7. Toglie la piastra di base, ne analizza la parte scoperta e nota anche lì guarnizioni spesse che proteggono l’intera parte, sui bordi, così come nella filettatura predisposta per il treppiede. Vite dopo vite, si stacca tutta la parte posteriore e lo schermo LCD. Che ricordiamo è inclinabile e non completamente rotante.
Ed ecco finalmente l’interno della fotocamera che stando all’esperienza di Roger Cicala non si discosta in maniera sostanziale dalle reflex della Casa, con pochi circuiti ben dislocati. Anche qui, egli sottolinea le guarnizioni che proteggono l’interno da eventuali infiltrazioni di sporco o umidità. Anche estraendo il mirino si notano le guarnizioni protettive. Cicala pone attenzione alla ghiera di correzione diottrica. Secondo lui è un po’ debole. Il problema non sussiste per chi acquista la macchina, perché effettuerà la regolazione al primo utilizzo e in pochissime altre occasioni. Mentre invece, per chi, come Lens Rental noleggia attrezzatura, ciò significa mettere in conto alcune riparazioni.
Ben costruita anche la parte dove alloggia la scheda XQD e anche dove si trovano le connessioni, come quella del microfono. Altrettanto positivo il giudizio del sistema di stabilizzazione (IBIS), più semplice e robusto rispetto a quello della Sony, sostiene Cicala. Anche se nelle più recenti fotocamere Sony ha migliorato questa parte.
Smontando la parte frontale, Cicala mostra l’incredibile sforzo compiuto dagli ingegneri Nikon per sigillare la fotocamera in modo da proteggerla contro gli agenti atmosferici.
In definitiva i due esperti di Lens Rental sono rimasti positivamente impressionati dall’ottimo lavoro fatto da Nikon dal punto di vista della robustezza e della protezione. Così come ritengono che sia stato fatto un buon lavoro nella parte IBIS e nella circuitazione elettronica.
Al termine, i due esperti “smontatori” di Lens Rental sono più che soddisfatti, tanto da definire la Nikon Z7 la miglior mirrorless capitata tra le loro mani dal punto di vista costruttivo.
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