Oggi, quando una fotocamera è presentata ufficialmente non è già più una novità. Nei giorni precedenti, in rete, circolano rumors che la descrivono per filo e per segno. Tanto da indurre
il sospetto che siano notizie lasciate filtrare ad arte per generare attesa e dare maggiore risalto al prodotto. Quando, sul palco del CES 2016 (Consumer Electronic Show) di Las Vegas alle dieci del mattino (ora locale) del cinque gennaio scorso, subito dopo l’attesa Nikon D5 hanno annunciato il modello Nikon D500, tutti hanno fatto un balzo sulla sedia. Sia chi era in sala, sia chi seguiva la conferenza stampa trasmessa in diretta via Internet. Stavano facendoci vedere una vera novità.
Un rapido controllo sui siti ufficiali Nikon di tutto il mondo svelava che pure loro erano stati colti di sorpresa. Pubblicavano foto e caratteristiche della Nikon D5 e degli altri nuovi prodotti ma non una parola sulla D500. Uno strappo alla prassi di fornire in anticipo foto e video e caratteristiche dei nuovi prodotti, da pubblicare contemporaneamente alla presentazione ufficiale.
Le ipotesi di questo comportamento anomalo si sprecano. Da fonti confidenziali, quelle che ognuno di noi si fa nel corso degli anni, avevamo avuto accenni su una fotocamera di questo tipo. Accenni vaghi, che ipotizzavano la sua uscita non prima della primavera. Anche le nostre attendibili fonti erano all’oscuro del colpo di scena che il vertice Nikon stava preparando. Una spiegazione? Si possono fare varie ipotesi. L’assoluta casualità: l’apparecchio era pronto, tanto valeva metterlo fuori subito. La concorrenza sta preparando una fotocamera simile: meglio batterla d’anticipo.
La tecnologia dell’ammiraglia Nikon D5 è per la maggior parte inserita anche nella D500: presentarle assieme è un forte segnale di conferma. Forse questa è l’ipotesi più attendibile. Mark Soares, di Nikon USA, alla domanda perché la numerazione ha saltato D400, per passare direttamente a D500, ha risposto che la decisione è stata dettata dal possedere, la D500, buona parte delle caratteristiche dell’ammiraglia D5. Logico mantenere nella sigla il numero 5.
Dall’annuncio a sorpresa passiamo alle caratteristiche della fotocamera. Si tratta di una SLRD formato APS-C con sensore Cmos da 21 Megapixel, e processore Expeed 5 di nuova generazione. Entrambi sono mutuati da quelli dell’ammiraglia. Anche il sistema AF è praticamente quello della D5, che garantisce una precisione di messa a fuoco nelle condizioni più difficili. Da sottolineare anche la parte video, che offre il 4K (UHD) registrabile direttamente nelle schede di memoria di ultima generazione XQD. Anche la gamma degli ISO è molto interessante e va, con espansione, da 50 a 1.640.000. Non manca, come oramai abitudine della Casa, lo schermo LCD posteriore inclinabile. In conclusione: una fotocamera molto interessante, sia per il professionista, sia per l’amatore. Come sempre, appena avremo tra le mani un esemplare di serie lo proveremo sul campo. www.nital.it