OM-System, il nuovo nome che sostituisce il noto marchio Olympus, presenta la nuova mirrorless professionale siglata OM-1. Un nome che riporta alle vecchie glorie analogiche Olympus
È arduo non mettere il nome Olympus davanti a questa nuova Micro Quattro Terzi. Dopo le varie vicissitudini che hanno coinvolto il marchio, infatti, l’ex sistema Olympus ha preso il nome di OM System.
La nuova OM-1 si pone al vertice della serie, di fatto ne è l’ammiraglia, con una serie di scelte tecnologiche che ne fanno una fotocamera altamente professionale. Il corpo rimane compatto, come ci ha sempre abituato Olympus con questo sistema che si avvale del sensore con il formato più piccolo in ambito fotografico. Escludendo le compatte, naturalmente. All’interno una serie di guarnizioni che la proteggono da infiltrazioni d’acqua, umidità e polvere.
Cuore della fotocamera, il nuovo sensore Stacked BSI Live MOS TruePic X da 20 Megapixel che promette potenza operativa e qualità. Stando alle dichiarazioni del produttore è tre volte più veloce dei suoi predecessori. Grazie alle sue prestazioni si ha a disposizione una sensibilità fino a 25.600 ISO con possibilità di estenderla fino a oltre 100.000 con un rumore limitato. È stata inoltre migliorata la gamma dinamica per catturare anche i dettagli agli estremi della luminosità, ombre e luci.
Da sempre all’avanguardia nell’ambito del sistema di stabilizzazione, OM-System con la OM-1 propone una stabilità su 5 assi e fino a 8 EV di compensazione in modalità Sync IS. Arriva invece fino a 7 stop in modalità normale. Per quanto riguarda l’autofocus, l’apparecchio si avvale di una nuova tecnologia in grado di leggere sia in verticale sia in orizzontale con il supporto dell’AF Cross Quad Pixel basato su 1.053 punti a croce. Abbinato al potente processore, il sistema AF promette precisione e velocità di esecuzione. In modalità AF/AE Tracking la sequenza di scatto è in grado di arrivare fino a 50fps a risoluzione piena.
Anche la parte video promette moltissimo con riprese in formato 4K 60p, H.264 a 8 bit e H.265 a 10 bit. Grazie alla funzione Multi Frame Rate, è possibile registrare più di 30 minuti senza interruzioni. Per chi deve intervenire in post produzione, la OM-1 mette a disposizione l’OM-Log. Naturalmente sono presenti le connessioni per microfono esterno e cuffie.
Per concludere, la fotocamera dispone di mirino elettronico migliorato e LCD orientabile nelle varie posizioni.
Assieme alla OM-1, sono stati presentati due nuovi obiettivi zoom: M.Zuiko ED 12-40mm F2.8 PRO II e M.Zuiko ED 40-150mm F4 PRO, che invece è la versione meno luminosa del già esistente di pari focale F2.8. Il primo è la versione rinnovata e dotata di nuove tecnologie del precedente 12-40mm che fu lanciato nel 2013. Entrambi sono protetti contro polvere e umidità, e hanno il rivestimento al fluoro sulla lente frontale per evitare il depositarsi di sporco.
Lo zoom 12-40mm si avvale di uno schema ottico composto da 9 gruppi in cui alloggiano 14 elementi. Tra cui una lente EDA, due lenti asferiche, una DSA, due lenti ED, una HD e due HR. Una costruzione creata per ridurre al minimo le dimensioni dell’ottica, nonostante la sua apertura, e assicurare la massima qualità d’immagine prevenendo effetti fastidiosi.
Il 40-150 vuole essere la risposta più leggera e compatta per uno zoom che copre focali da medio tele a super tele. Ricordiamo che essendo destinato al Micro quattro Terzi la focale equivalente nel formato 35mm è di 80-300mm. Anche in questo obiettivo ci sono diverse lenti nello schema ottico che promettono riduzione di difetti e massima qualità. In particolare, tra i 15 elementi presenti ci sono due lenti ED, una Super ED, una HR e due elementi asferici. La costruzione è simile alla versione più luminosa F2.8.
Entrambe le ottiche saranno disponibili a metà marzo 2022. Anche la OM-1 sarà disponibile nello stesso periodo
Maggiori INFO OM-1
Maggiori INFO 12-40mm II
Maggiori INFO 40-150 F4