Pio Tarantini non è certo nome nuovo nel panorama. Autore poliedrico lo conosciamo attraverso le immagini delle sue mostre e le parole dei suoi scritti sulla fotografia.
Salentino di nascita vive a Milano, dove nel 1985 aprì la galleria “La Camera Chiara” per dedicarsi in seguito all’insegnamento e alla scrittura. Due attività che affiancano i suoi progetti fotografici.
Dal 29 ottobre Tarantini ci propone la mostra “Nell’interno” presso la galleria Red Lab Gallery/Miele. Una serie di immagini oniriche che hanno l’habitat, nella particolare accezione della casa, come filo conduttore. Presenze femminili, ectoplasmi indefiniti nella cornice di reali stanze e case. “Habitami” è il ciclo espositivo che la mostra, curata da Gigliola Foschi, inaugura.
“Lontano da una logica puramente descrittiva - spiega la curatrice - l’autore trasforma le sue opere in un racconto poetico, attraversato da una «rêverie» malinconica e vibrante. La realtà su cui egli posa lo sguardo, si anima creando una tensione tra la precisione cristallina degli interni da lui raffigurati e l’emergere e lo svanire di figure femminili rese fluide, inquiete e sfuggenti, grazie a un «mosso» che pare dotarle di un’intensità interna e misteriosa”. Una contrapposizione, come afferma Tarantini “…Tra ciò che sembra eterno, si trova la sostanza di queste apparizioni. Sembrano durare un secondo e invece rimangono lì, intrappolate per sempre”.
Immagini di sogno, presenze fluttuanti e indefinite che suscitano ricordi, evocano fuggevoli atmosfere che l’autore fissa nel tempo e nello spazio, come a futura memoria.
La mostra è aperta fino al 26 novembre presso Red Lab Gallery/Miele, via Solari 46 – Milano
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