Si avvicina il Natale. Il tempo della lettera per esprimere desideri che, bambini, speravamo si materializzassero sotto l’albero o vicino al Presepe. Ai miei tempi si scriveva a Gesù Bambino.
Babbo Natale e le renne vennero dopo, anche se si avvertivano già, in lontananza, le loro sonagliere. Santa Klaus proprio non lo capivamo, con quella desinenza femminile a evocare un corpulento vecchio dalla barba bianca in un costume rosso sfavillante.
Con un ricordo di proustiane madeleinette scrivo nuovamente ed esprimo desideri, non per me, ma per il mondo della fotografia.
Dunque. Caro Gesù Bambino, per favore, porta un vocabolario d’inglese a tutti quelli che confondono la parola lente con la parola obiettivo. Sono due cose diverse, come certo tu sai. Poi vorrei che dicessi ai nostri youtuber e influencer che è inutile e un tantino ridicolo, fare boccacce per presentare una fotocamera, un obiettivo. Anche indossare berretti di lana in pieno agosto o in studio. Sono giovani e la loro salute non è certo cagionevole. E i berrettini con la visiera, magari indossati al contrario, lasciamoli ai rapper. Non fanno ggiovane, ma solo omologato.
Sono stato bravo, non ho detto bugie. E, prometto, non ne dirò l’anno che verrà. Regaleresti una copia de “Le anime morte” di Gogol, a youtuber, influencer, recensori che, da bravi smanettoni, hanno visualizzazioni e like stratosferici? Non hanno inventato nulla. Già Čičikov, il protagonista del romanzo, faceva trucchi del genere.
A quelli che recensiscono fotocamere e obiettivi basandosi solamente sul comunicato stampa o i rumor… beh, un po’ di carbone. Quello dolce, di zucchero. Chissà che non addolciscano trancianti giudizi basati sul nulla.
Infine, porta le Commedie di Goldoni a tutti quelli che pubblicizzano fotocamere, obiettivi, accessori con fotografie belle e impossibili. Ce n’è una dal titolo “Il Bugiardo”. Lelio, il protagonista, affermava di non dire bugie ma solamente spiritose invenzioni. Grazie Gesù, da un vecchio bambino. E.P.