Superluna, un evento che accade molto raramente e che oggi, 14 novembre 2016, tutti noi, appassionati di fotografia o astronomia avremo l’opportunità di vedere.
Tutti pronti per fotografarla? Nelle regioni del Nord c’è qualche possibilità di farcela, le previsioni dicono che potrebbe esserci qualche schiarita. Al Centro e al Sud pochissime probabilità. Però siamo ottimisti e prepariamoci: fotocamera e ottiche giuste. Il prossimo evento sarà nel 2034, meglio provarci stasera.
Noi nel frattempo abbiamo deciso di scattare qualche foto nel weekend, la Luna non era al suo perigeo, vale a dire nel punto più vicino alla Terra, ma era bellissima lo stesso. La foto che vedete è il risultato che abbiamo ottenuto. Lo abbiamo fatto con una fotocamera bridge che abbiamo in prova, la Panasonic Lumix FZ2000 che vanta un superzoom equivalente a 24-480mm. Macchina su treppiede e via. Siamo stati avvantaggiati dal fatto che eravamo in collina, lontani dalle grandi città, quindi un po’ meno inquinamento luminoso e anche atmosferico.
Per quanto riguarda i dati tecnici, niente di particolare. Abbiamo impostato la sensibilità a 125 ISO, molto bassa per avere una definizione molto elevata, diaframma F9 e tempo 1/250sec.
Questa sera si cimenterà nella “cattura” della Luna anche un noto astrofotografo italiano, Ivan Pedretti. Anche lui, ovviamente, nel frattempo ha già fatto qualche scatto, Come attrezzatura Ivan userà una Sony A7R II accompagnata da un obiettivo di elevata qualità, il teleobiettivo Sony FE 70-200mm F2.8 GM OSS della serie G Master che si vuole distinguere per l’elevata definizione e la qualità ottica. Lo zoom ha un complesso schema costruttivo progettato per assicurare la massima qualità a tutte le focali e aperture di diaframma. Spiccano in particolare le lenti XA, Super ED ed ED. Ovviamente con un efficace trattamento antiriflesso.
Ivan consiglia di usare una focale attorno al 400mm, come abbiamo fatto noi. Lui userà il 70-200mm alla massima focale con il duplicatore 2x. Avvertenza importante, seppure la fotocamera è su treppiede, scattate con un comando remoto, oppure impostate la modalità autoscatto. Lo scatto di pochi secondi successivo al premere del pulsante eviterà anche il lieve tremolio del nostro movimento. Altre avvertenze: diaframma attorno a F8 per avere il meglio della nitidezza e un tempo abbastanza veloce. Ricordiamo che la Luna in questo particolare frangente sarà molto più luminosa del normale. Modalità di esposizione spot o priorità al centro. Giustamente Ivan consiglia di scattare in bracketing con scarti di 1EV, in modo da avere più possibilità.
Ma ecco altri consigli di Ivan, che stasera, come tutti noi, sarà pronto a catturare la Luna nel suo massimo splendore! “…Nel caso della luna piena, si possono verificare varie condizioni di luminosità: mentre sorge o tramonta, se è ancora presente o si affaccia la luce del giorno, avremo il primo piano ben illuminato, per cui sarà sufficiente una singola esposizione sulla luna (che oltretutto non sarà alla sua massima luminosità). Quando è già alta e luminosa e il soggetto in primo piano in condizione di scarsa luminosità, come avviene nelle ore notturne, non c’è invece luce sufficiente per avere una esposizione accettabile per il soggetto, sia esso un paesaggio o un edificio, poiché l'esposizione principale deve essere sulla luna. E, se operassimo una esposizione sul primo piano poco luminoso, la luna sarebbe completamente sovraesposta e, quindi, senza i dettagli e le tonalità chiare e scure visibili a occhio nudo. La soluzione a questo problema è la doppia esposizione, che consiste nel fare prima uno scatto con esposizione sulla luna che, essendo molto luminosa, ci porterà ad avere tempi di esposizione rapidi (supponiamo 1/200sec), così che il nostro soggetto in primo piano, ad esempio un edificio, verrà sottoesposto. Immediatamente dopo, supponendo che per una corretta esposizione del soggetto occorrano tempi lenti (supponiamo 1/4sec), faremo uno scatto operando l'esposizione corretta su di esso. L’importante è che i due scatti avvengano in un tempo ridottissimo, poiché la luna si sposta molto velocemente. Una volta ottenuti i due scatti, dovremo lavorare in post produzione per "fondere" le due foto, cercando di allineare perfettamente i due soggetti, ovvero luna e soggetto in primo piano. In questo modo si otterrà un’immagine unica, così come l'abbiamo vista a occhio nudo”.