Sono sempre i posteri quelli che ci faranno rivalutare. Inevitabile e puntuale l’aforisma viene alla mente sfogliando la collezione della storica rivista Ferrania che, da pochi giorni, è disponibile gratuitamente in pdf. L’iniziativa è della Fondazione 3M.
Il primo numero di Ferrania vide la luce nel 1947, l’ultimo nel 1967, tiratura media 3500 copie. Una cifra, oggi, invidiabile. Come denuncia la testata era l’house organ dell’omonima casa produttrice di pellicole fotografiche e cinematografiche. Tuttavia sarebbe sbagliato considerarla solamente tale. Rivista mensile di fotografia, cinematografia e arti figurative, recitava il sottotitolo. E quanto trovavi nelle sue pagine te lo confermava.
Una pubblicazione di alto livello, forse mai più raggiunto, che trattava con la medesima profondità sia la parte estetica dell’immagine, fotografica o cinematografica che fosse, sia quella tecnica. Scorriamo la lista di redattori e collaboratori e troviamo nomi dal notevole spessore culturale: alla direzione Guido Bezzola, cattedratico universitario di letteratura italiana; in redazione Alfredo Ornano, forse il più importante tecnico italiano della storia della fotografia; poi i critici Morando Morandini e Giuseppe Turroni, il documentarista e fotografo Folco Quilici. Come art director Luigi Veronesi, pittore, scenografo, regista, fotografo.
Guardiamo le immagini pubblicate e vediamo nomi oggi famosi: gli italiani Gianni Berengo Gardin, Mario De Biasi, il lituano Izis Bidermanas, il francese Édouard Boubat, e la lista sarebbe troppo lunga per pubblicarla tutta.
Altro indice della serietà della rivista, ovviamente in questo supportata dall’industria che la editava, la decisione di acquistare dagli autori stampe delle immagini pubblicate per destinarle a un fondo fotografico. È quello oggi custodito dalla Fondazione 3M.